Il 13 dicembre si svolgerà la Prima giornata di Lavoro Agile promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità
Meno traffico, riduzione dell’inquinamento, vita sana e più sorrisi. Queste le conseguenze generate da quella che viene considerata la nuova frontiere nel mondo del lavoro: lo smart working (anche detto lavoro agile).
Allo scopo di porre l’attenzione su questo nuovo modello di organizzazione del lavoro, il 13 dicembre si svolgerà la Prima giornata di Lavoro Agile promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità.
Sempre più aziende negli ultimi tempi stanno avviando progetti di smart working incontrando il favore in maniera particolare nella fascia dei millennials. Da una rilevazione dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, nel nostro paese si contano oltre 480mila smart workers impiegati soprattutto nella città meneghina che vanta il 44% di aziende che hanno deciso di puntare su progetti di lavoro agile.
Vita sana e ambiente più pulito
Lo smart working non porta benefici solo a livello dell’organizzazione e produzione lavorativa, ma sembra rivelarsi anche un’ottima soluzione per rendere migliore lo stile di vita e l’umore dei dipendenti.
Il non essere costretti a stazionare 8 ore in ufficio, per poi dover passare altrettante ore nel traffico cittadino per tornare a casa, permette di vivere in maniera più serena. Meno stress porta al benessere non solo del lavoratore, ma va ad incidere in modo positivo anche sui rapporti familiari e sociali.
Il lavoro agile fa bene pure all’ambiente, attraverso uno studio commissionato da Regus – un fornitore mondiale di spazi di lavoro – una maggiore diffusione del lavoro da casa porterebbe a una riduzione notevole dei livelli di anidride carbonica. Si tratterebbe, infatti, di 214 milioni di tonnellate l’anno di CO2 in meno entro il 2030, ovvero la stessa quantità di CO2 che verrebbe tolta all’atmosfera da 5.5 miliardi di alberi.
Senza contare il risparmio di energia e la riduzione del consumo di rifiuti. Lavorando da casa si consuma meno energia elettrica visto che la luce viene accesa solo nella stanza dove siamo, mentre in ufficio occorre illuminare molti più spazi. Stessa cosa per gli imballaggi utilizzati per i cibi da asporto, un singolo produce meno rifiuti di un’intera azienda.